Star(eotipo) triste
Storie di ogni genere #3
qui tutti gli incontri
con Sara Marzullo, Sad girl (66thand2nd), Laura Pezzino, A New York con Patti Smith (Giulio Perrone editore) e Federico Sacchi, This Girl is a Prime Mover, modera Nadia Busato
nell’ambito di Voci di donna
Come si costruisce l’identità di una donna artista? E poi, è vero che tutte le donne artiste sono malinconiche e tristi o è soltanto come siamo abituate a pensarle? Due autrici e un musicteller provano a rispondere attraverso storie personali e quelle di grandi star.
📌 ingresso libero fino a esaurimento posti
👀 con la Carta Io leggo di Più puoi prenotare il tuo posto, nelle prime file: scrivi a info.novara@circololettori.it
✏️ i libri
Sara Marzullo, Sad girl (66thand2nd)
«Ero triste, di una tristezza vischiosa e pervasiva, come melassa o incenso. Soprattutto, volevo descrivermi così». A vent’anni Sara Marzullo non sapeva spiegare la sua malinconia, così se l’era tatuata addosso, si era vestita di nero e aveva letto solo poetesse per un anno. Improvvisamente la confusione e lo spaesamento della giovinezza si condensavano in un’identità, quella della sad girl. In mezzo a Sylvia Plath, Le vergini suicide e le Ragazze interrotte, scopriva di essere meno sola, ma soprattutto che le ragazze, anche quelle tristi, sono impossibili oggetti del desiderio. Oggi Sara Marzullo si interroga su cosa si nasconda dietro l’ossessione culturale verso le giovani ragazze. Dal capitale sessuale, alle pop star, all’industria della prima persona, indaga gli archetipi e gli stereotipi che modellano le ragazze e ne condizionano i comportamenti e l’educazione sentimentale e sessuale, per trarne una teoria che possa liberarle dal loro ruolo di oggetto passivo.
Laura Pezzino, A New York con Patti Smith (Giulio Perrone editore)
Patricia Lee Smith era una bambina magrissima, figlia di due genitori della working class cresciuta nel New Jersey, con la testa piena di preghiere inventate e un amore sacro per le parole. New York è da sempre il suo grande amore, incubatrice dei sogni sin da quando, un lunedì di luglio del 1967, scende da un autobus alla stazione di Port Authority fino a oggi, mentre ripercorre gli stessi marciapiedi, trasfigurati, del Greenwich Village. Una biografia geografica, o una «geobiografia», ripercorre le tappe del «passaggio» newyorkese di Patti Smith: dai primi giorni sulle panchine di Washington Square, alla Brooklyn scoperta grazie al compagno-arcangelo Robert Mapplethorpe, dal famigerato Chelsea Hotel a mecche della musica come il CBGB e gli Electric Lady Studios, dalle prime performance strane e poetiche alla St. Mark’s Church all’addio (per seguire il suo sposo Fred a Chicago) diventato poi un ritorno e un rinnovato voto di fedeltà. A New York con Patti Smith è un viaggio immersivo sulle tracce di una città che non c’è più ma le cui impronte sono ancora visibili. Una ricerca in absentia che porta l’autrice, anch’essa legata a New York da lacci sotterranei, a inseguire un oggetto che resta sostanzialmente inafferrabile e che culmina con la consegna di una lettera affidata al mondo e alle sue mani invisibili.
✏️ lo spettacolo
Federico Sacchi, This Girl is a Prime Mover
C’è un gender gap nella musica ed il numero di artiste donne all’interno delle line-up dei festival musicali contemporanei, così come nelle prime posizioni dei dischi più venduti non è certo incoraggiante. Il problema della disparità di genere all’interno della musica è entrato nella conversazione mediatica anni fa, e dei cambiamenti stanno cominciando ad avvenire, seppure la strada da fare sia ancora tanta, ma cosa succedeva nel secolo scorso? Il musicteller nostrano Federico Sacchi ci accompagnerà in un viaggio nella musica tutto al femminile, perché diciamolo una volta per tutte: il ruolo delle autrici nell’evoluzione della musica pop USA è stato fondamentale!
Scopriremo artiste donne straordinarie che hanno saputo emergere in un ambiente profondamente maschilista grazie alla loro tenacia e alla grandezza delle loro opere. Alcune di loro ad un certo punto hanno deciso di interpretare le proprie canzoni creando di fatto la figura della cantautrice come la intendiamo oggi. Tra le tante, ascolteremo insieme la musica di Jackie de Shannon, Bobby Gentry, Laura Nyro, considerata una delle più grandi cantrici di New York del 900, oltre che attivista e lesbica. Non le avete mai sentite nominare? Benissimo! Avete un motivo in più per venire ad ascoltare, e vi garantiamo che le loro storie straordinarie vi lasceranno senza fiato, perché occorre conoscere il passato per comprendere il presente e cercare di migliorare il futuro superando ogni barriera di genere.