Tutte storie di maschi bianchi morti?
Temi antichi, interesse moderno
mercoledì 10-17-24-31 maggio h 18
gruppo di lettura con Alice Borgna
Ha ancora senso leggere e studiare l’antico? Sembrerebbe di no: l’antichità greco-latina sarebbe un ammasso di storie di maschi bianchi morti, la cui lettura puntella pensieri razzisti, maschilisti, guerrafondai. Inoltre, gli studi umanistici e classici sono costantemente accusati di essere inutili, perché non producono profitti né sono immediatamente spendibili sul mondo del lavoro.
Studiare il passato, però, resta il più potente antidoto alla superbia della contemporaneità: è improbabile che quei pensieri, sogni, idee, sentimenti e paure siano stati elaborati per primi da noi. Certo, l’antico va studiato per quello che è, non per quello che noi vorremmo che fosse. Per far questo, torneremo a dar voce agli antichi, semplicemente.
10/05 // Donne e gioielli: breve storia di un lungo pregiudizio
Dalle matrone romane che chiedono l’abrogazione della legge Oppia, agli eccessi di Cleopatra. Eppure, sono gli uomini che ci raccontano queste cose delle donne: è proprio così?
17/05 // Riscrivere la storia, condizionare la memoria: la damnatio memoriae e la costruzione del nemico da Cicerone a Hitler
Come si costruisce l’immagine del nemico? Condannandone la memoria, oppure riscrivendola in modo selettivo?
24/05 // La pace nel mondo antico
Gli antichi sono guerrafondai, si dice. In effetti, la letteratura occidentale si apre con un racconto di guerra, l’Iliade, e la guerra è un’esperienza che pare inevitabile per l’uomo antico. E la pace? Era un ideale o una sconfitta?
31/05 // Non è un paese per vecchie: la società romana e la donna anziana
Esiste una figura che nel mondo antico è assolutamente marginale: la donna anziana. Insieme, andiamo alla ricerca di queste invisibili.
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Foto di Anita Jankovic su Unsplash