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lunedì 25 marzo 2024 | ore 18:00Sala delle Mura | Castello Sforzesco, Novara

Maria Callas. La diva umana

Un saggio, che è anche biografia, inchiesta, reportage

presentazione del libro Cairo di e con Annarita Briganti
con Maria Paola Arbeia
nell’ambito di Voci di donna

In queste pagine, a cento anni dalla nascita, vengono raccontati gli amori, il desiderio di maternità e tutta l’umanità che la rendeva una grande artista. La storia della divina arriva fino a Avenue Georges Mandel, dov’è morta nel ‘77, e al Cimitero di Père-Lachaise a Parigi.


📌 ingresso libero fino a esaurimento posti

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✏️ la quarta di copertina
Nata a New York nel dicembre del 1923, a cento anni dalla nascita Maria Callas viene profondamente e amorevolmente raccontata da Annarita Briganti, che in questo libro ne ricostruisce la vera vita. Parlano i testimoni, i pochi che l’hanno davvero vissuta, in questo saggio (che è al tempo stesso una biografia, un’inchiesta e un reportage) frutto di documenti inediti, studi, interviste e ricerche sul campo dell’autrice. C’è Callas prima del successo, tra l’America e la Grecia, gli anni d’oro in Italia, a Milano e in giro per il mondo, gli anni difficili nelle prigioni dorate che si costruiva intorno e l’eredità artistica che ci ha lasciato. C’è Callas che sul palco non ha paura di niente e che non permette a nessuno di maltrattarla. E c’è Maria, sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale, senza niente a parte il suo immenso talento, che sposa un uomo molto più grande di lei, Giovanni Battista Meneghini, e che più tardi ha un colpo di fulmine per Aristotele Onassis, ritrovandosi a lottare per il divorzio quando in Italia ancora non era permesso. Parte di un progetto dell’autrice su Maria Callas, in La Diva umana troviamo materiali inediti su di lei e numerose interviste a, tra gli altri, Giovanna Lomazzi, Ferruccio Mezzadri, Nadia Stancioff, Ilario Tamassia e Pippo Zeffirelli. Sono citati ampi passaggi delle lettere di Meneghini, della sua famiglia e dei suoi amici (da Pier Paolo Pasolini a Luchino Visconti). Sullo sfondo, il rapporto irrisolto con la figura materna che ne ha condizionato l’esistenza, la vita pubblica e privata.