venerdì 12 giugno 2020 | ore 18:00Instagram

LA RESISTENZA DELL’ACQUA

La storia del Magno

presentazione del libro di e con FILIPPO MAGNINI
edito da Sperling & Kupfer, scritto con Paolo Madron
con Xavier Jacobelli

Per seguire la presentazione, venerdì 12 giugno ore 18.00 vai sul canale Instagram del Circolo dei lettori

Nel 2005 è stato il primo italiano a vincere l’oro mondiale di stile libero ed è diventato per tutti i tifosi Filippo “Magno”. Ma non si è accontentato e ha rivinto l’oro ai Mondiali di Melbourne del 2007. Ne La resistenza dell’acqua, edito da Sperling & Kupfer, Magnini racconta con grande sincerità il suo straordinario percorso sportivo e la sua storia personale, spesso sotto i riflettori. Testimonial della campagna “I’m doping free”, nel 2017 la squalifica per doping arriva come un’incredibile ferita che lo ha visto lottare in prima fila per la difesa della verità, ottenendo l’assoluzione da parte del TAS. Filippo, si racconta con grande trasparenza e coraggio ripercorrendo la sua carriera, la sua lotta contro la squalifica e il suo amore con Giorgia Palmas.
«Sono nato a Pesaro, città di mare, sotto il segno dell’Acquario. Come tutti i bambini italiani, avrei voluto fare il calciatore, ma poi ho cominciato a nuotare e non mi sono più fermato. Sono stato quattro volte campione del mondo, ho partecipato a quattro Olimpiadi, ho vinto 55 medaglie tra Olimpiadi campionati mondiali ed europei, sono stato incoronato ‘Re Magno’. Ho una famiglia formidabile, che ha creduto in me e mi ha accompagnato in ogni tappa della mia carriera. E ho avuto grandi allenatori, come Claudio Rossetto, che è stato per me come un padre e un fratello maggiore. Di piscina in piscina, ho girato mezzo mondo e ho conosciuto personaggi famosi dello sport, del cinema e della politica. Alla fine del 2017, a trentacinque anni, mi sono ritirato dal nuoto agonistico. Ma non ho potuto riposarmi e godere dei miei successi sportivi, perché dopo pochi mesi sono stato travolto da un’accusa, tanto infamante quanto assurda, della Procura antidoping. Ho perduto il sonno e la serenità, ho speso energie e rabbia per riuscire a dimostrare un fatto del tutto evidente: non ho mai tentato di doparmi, e infatti non esiste alcuna prova in questo senso. È stata una battaglia difficile e dolorosa. Ma per fortuna, a un certo punto ho avuto accanto Giorgia, una donna favolosa, che mi ha ridato la voglia di vivere e il sorriso. In questo libro racconto la mia vita, la mia storia e i miei progetti futuri. La fatica di essere campioni e la gioia che provo quando sono in acqua.»