E giustizia per tutti
Il numero di Cose, spiegate bene del Post e Iperborea
con Alessandro Brustia, Renzo Inghilleri, Rosalia Marino e Luca Sofri
Tribunali, regole, pene, giurie, inchieste: stanno nelle notizie e nelle discussioni ogni giorno e si incrociano con le vite di tutti. Sono però raccontate con linguaggi oscuri e gergali, dando per scontate questioni delicate e complesse. Questa è una guida ai fondamentali.
✏️ la quarta di copertina
E giustizia per tutti è il quarto numero di Cose, spiegate bene: avvocati, magistrati, indagini, tribunali, giurie, carceri. Sentenze di primo grado, separazione di carriere, carcerazioni preventive. Presunzione di innocenza, prove del Dna, prescrizione. Nelle vite di tutti si affacciano per i motivi più diversi le pratiche e le parole di quella che chiamiamo «giustizia», che poi è solo un affannoso tentativo delle nostre istituzioni di rincorrere un’idea della giustizia stessa. Può capitare che siamo costretti ad averci a che fare, capita più spesso ancora che le storie, le conversazioni, il dibattito che ci circondano facciano riferimento a tutte queste cose, senza che vengano mai ben spiegate. Sono parte della vita delle nostre comunità, del nostro Stato, e delle vite delle persone, e sono però raccontate con linguaggi oscuri e gergali, dando per scontate questioni delicate e complesse. E intanto noi discutiamo al bar e sui social network se qualcuno debba essere giudicato colpevole o innocente, spesso senza neanche conoscere i fondamentali: questa è una guida ai fondamentali.
📌 le prime file sono dedicate alla Carta Io leggo di Più