Le ossa parlano
Un cold case per il vicequestore Schiavone
presentazione del libro di e con Antonio Manzini
edito da Sellerio
con Alessandro Barbaglia
L’indagine forse più crudele di Rocco Schiavone inizia con delle ossa umane trovate nel bosco: sono di un bambino, circa dieci anni, morto per strangolamento, probabile violenza. È Mirko, scomparso sei anni prima. L’ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola, sembrava in attesa di qualcuno.
✏️ la quarta di copertina
Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. È il cadavere di un bambino. Michela Gambino della scientifica di Aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire Rocco Schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma straordinariamente competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L’esame dei reperti, un’indagine complessa e piena di ostacoli, permette infine di arrivare a un nome e a una data: Mirko, scomparso sei anni prima. La madre, una donna sola, non si era mai rassegnata. L’ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno.
Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un’indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterranei. E a collaborare strettamente con i colleghi e i sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private: gli amori spericolati di Antonio, il naufragio di Italo, le recenti sistemazioni sentimentali di Casella e di Deruta, persino l’inattesa sensibilità di D’Intino, le fissazioni in fondo comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di Marina, la moglie uccisa, è il palpitante commento. Si accorge sempre più di essere inadeguato ad altri amori. È come se la solitudine stesse diventando l’esigente compagna di cui non si può fare a meno. Questa è l’indagine forse più crudele di Rocco Schiavone. La solitudine del bambino vittima è totale, perenne, metafisica, e aleggia sulle affaccendate vicende di tutti quanti i personaggi facendoli sentire del tutto futili a Rocco, confermandolo nel suo radicato pessimismo. Ne Le ossa parlano, Antonio Manzini procede di un altro capitolo nel grande romanzo del suo personaggio. Un romanzo unico composto da più gialli intricati che esplorano le complessità della natura umana.
foto di Kikka Tommasi
📌 ingresso libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a info.novara@circololettori.it
👀 con la Carta Plus puoi prenotare il posto nelle prime file dedicate: acquistala sullo shop online o al Circolo
Come da DPCM, per entrare al Circolo e anche per accedere agli incontri, a partire dai 12 anni, è necessario essere muniti di Super Green Pass: mostra il QR Code digitale o cartaceo apposto sulla tua certificazione verde (il personale incaricato potrà chiederti di esibire anche un documento d’identità); la validità della certificazione sarà comprovata tramite l’App “Verifica C19”. Il Green Pass base rilasciato a coloro che effettuano un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore) non consentirà l’accesso. È obbligatorio, a partire dai 6 anni, indossare la mascherina anche in sala (dispositivo medico FFP2; no chirurgica o di stoffa).
Per continuare a offrirti cultura
tutti i giorni, per tutt*,
abbiamo bisogno anche di te.
Dona al Circolo dei lettori!