Shakespeare, creatore di miti #1

Tre incontri con Paolo Bertinetti

Come ha fatto William Shakespeare a forgiare tanti personaggi immortali, ricreando e rigenerando storie e leggende precedenti con tale forza da legarle per sempre al suo nome e ai suoi versi? A partire dal libro UTET, Paolo Bertinetti guida un percorso nell’officina del genio per scoprire i segreti dell’ultimo grande creatore di miti.

#1 | giovedì 11 novembre ore 17
Shakespeare e l’amore
Sull’amore senza confini di Romeo e Giulietta («il mio amore è infinito come il mare, più te ne dono e più ne posseggo, perché entrambi sono infiniti»), come sogniamo che sia. Ma anche l’amore come non dovrebbe mai essere, del possesso totalizzante, che, come per Otello, è divorato dal «mostro degli occhi verdi» della gelosia.

#2 | giovedì 25 novembre ore 17
La brama di potere e il regicidio
L’uccisione di un re, figura quasi sacrale, non è solo omicidio: è blasfemia. Macbeth ammazza Duncan. Claudio fa fuori il padre di Amleto, il cui fantasma vuole vendetta. Ma tale fantasma non è forse un diavolo, che induce Amleto a uccidere un re innocente facendogli commettere un blasfemo regicidio?

#3 | mercoledì 1 dicembre ore 17
Chi ha scritto i drammi di Shakespeare?
Li ha scritti Bacone, il Conte di Oxford, John Florio, oppure l’italiano Crollalanza (Crolla=Shake, Lanza=Spear)? Bando alle ciance! Li ha scritti lui, l’attore e capocomico William, che, tra l’altro, poteva permettersi di creare un personaggio come Falstaff, senza alcun rispetto per l’autorità.

img da Romeo e Giulietta (Franco Zeffirelli, 1968)

📌ingresso libero fino a esaurimento posti
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Come da DPCM, per entrare al Circolo e anche per accedere agli incontri, a partire dai 12 anni, è necessario essere muniti di Green Pass: mostra il QR Code digitale o cartaceo apposto sulla tua certificazione verde (il personale incaricato potrà chiederti di esibire anche un documento d’identità); la validità della certificazione sarà comprovata tramite l’App “Verifica C19”. È obbligatorio, a partire dai 6 anni, indossare la mascherina anche in sala (dispositivo medico: chirurgica o FFP2; no di stoffa).

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