Fiabe poetiche e poesie fiabesche
Reading di e con Guido Catalano
nell’ambito di Estate novarese 2021
Armato d’asta, microfono e di un mazzo di fiabe poetiche e di poesie fiabesche, fresco del nuovo Fiabe per adulti consenzienti (Rizzoli), il poeta dall’anima rock Guido Catalano sale sul palco per incantare il pubblico con le sue parole intrise di erotismo, amore e irriverenza.
Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito con posto numerato.
La prenotazione è obbligatoria, presso la biglietteria del Teatro Coccia, via Fratelli Rosselli 47 (0321 233201).
I possessori della Carta Plus del Circolo dei lettori possono prenotare i posti a loro riservati nelle prime file chiedendo all’accoglienza del Circolo (via F.lli Rosselli) oppure scrivendo a info.novara@circololettori.it
È obbligatorio: all’ingresso compilare e firmare un’autodichiarazione
(la trovi in Accoglienza oppure puoi scaricarla qui e portarla già compilata); indossare la mascherina anche in sala
(dispositivo medico: chirurgica o FFP2; no mascherina di stoffa).
Fiabe per adulti consenzienti (Rizzoli)
C’erano una volta un principe azzurro che si spezzò il collo, un re che organizzò una sontuosa festa a cui non venne nessuno, una famiglia poverissima che un giorno, per vincere la fame, meditò di mangiarsi il cane. E poi un uomo che tentò di suicidarsi con riso patate e cozze, un cecchino che non voleva sparare, un gelato e un ascensore travolti da un tragico amore impossibile. Spesso la vita non somiglia alle favole: è una cosa che tutti, crescendo, dobbiamo imparare. Un drago può spuntare dal nulla e, quando meno te l’aspetti, mandare il tuo universo a gambe all’aria. Ma non è il caso di abbattersi, perché proprio nei momenti più disperati, quando ci sembra che gli orchi e i draghi abbiano vinto e non ci sia più nulla da fare, in realtà una cosa da fare c’è sempre: possiamo riderci sopra, possibilmente insieme. Con queste Fiabe per adulti consenzienti, Guido Catalano regala ai lettori un piccolo rimedio per esorcizzare la tristezza e la paura, perché non c’è disastro da cui non ci si possa salvare grazie a una bella risata. E perché vivere felici e contenti in fondo è possibile: magari non per sempre, ma almeno per un po’.