Novara si racconta
Cinque incontri per esplorare l’anima, le voci, le espressioni della città di Sebastiano Vassalli svelate dai suoi protagonisti.
in collaborazione con Comune di Novara
lunedì 18 gennaio ore 18 | Facebook e canale youtube di A-Novara
Maria Teresa Cometto
La marchesa Colombi (Solferino)
con Sandro De Vecchi
Maria Antonietta Torriani: scrittrice, giornalista, femminista ante litteram, scandalosa donna separata, madre mancata, aspirante suicida, difficile rinchiudere in un’unica definizione una figura così avanti rispetto al suo tempo, così insolita e sfaccettata. La sua storia potrebbe riempire molte vite: da orfana poverissima nella Novara di metà Ottocento ad animatrice dei salotti milanesi; da corrispondente di Giosuè Carducci a sposa del futuro direttore del “Corriere della Sera” Eugenio Torelli Viollier; da prima columnist di costume del quotidiano milanese a scrittrice di fama internazionale con il bestseller Un matrimonio in provincia, la Marchesa Colombi (così si firmava) conquistò un successo talmente solido e duraturo che i suoi romanzi sarebbero stati amati da Natalia Ginzburg e Italo Calvino.
venerdì 22 gennaio ore 18 | Facebook e canale youtube di A-Novara
Renzo Fiammetti
Il compagno Andrea (interlinea)
Alberto Jacometti, il «compagno Andrea» per chi ha lottato con lui nella Resistenza, è stato un personaggio indelebilmente legato al territorio novarese, alle sue campagne e alla sua provincia, ma anche un protagonista della storia politica e culturale italiana. Nella sua vita, costellata di lotte e di passioni, fu protagonista del fuoruscitismo antifascista, organizzatore della Resistenza, deputato all’Assemblea costituente e parlamentare, instancabile militante e dirigente del Partito socialista di cui, nei mesi più duri del frontismo, proprio dopo la drammatica sconfitta del Fronte popolare, ricoprì la carica di segretario nazionale. Alberto Jacometti fu anche scrittore prolifico, anzi, «uno scrittore prestato alla politica», giornalista, organizzatore culturale attraverso l’Arci, da lui fondata nel 1957, e l’Istituto storico della Resistenza di Novara. In questa biografia, arricchita da una raccolta iconografica a cura di Mauro Begozzi, Renzo Fiammetti ricostruisce la vita del «compagno Andrea», dalla prima formazione nella Novara di inizi Novecento agli anni ottanta, con una società in piena trasformazione e un Partito socialista in cui il vecchio militante fa ormai fatica a riconoscersi.
giovedì 21 gennaio ore 18 | Facebook e canale youtube di A-Novara
Michele Anelli
Gianni Lucini
Ho sparato al domani (Segni e parole)
I racconti sono impregnati di musica. Si incontrano personaggi diversi, da un adolescente alla ricerca di sé che trova nel rock una via d’uscita a un vecchio musicista che ha perso la speranza nel futuro. Dall’inquietudine di un ragazzo bianco operaio statunitense che affronta i cambiamenti sociali con la sua sola chitarra a uno scontro tra generazioni sui grandi raduni degli anni Settanta. Ci sono la storia e le emozioni un’infermiera che ha assistito alla morte di Jimi Hendrix e non manca uno scenario fantascientifico in cui il mondo non ha più forme di vita salvo una ragazza, il suo riproduttore portatile di musica e il suo cane.
lunedì 25 gennaio ore 18 | Facebook e canale youtube di A-Novara
Renato Cantone
Six, sax… sex (Gallo)
Tutto inizia come un gioco tra due adolescenti ultrasessantenni. Una gara di racconti d’amore, ascoltati, sognati e forse vissuti. Ma il gioco presto si trasformerà in un incubo dal quale sembra impossibile svegliarsi. Amore e morte in quell’istante iniziano a percorrere la stessa strada, gareggiando tra loro senza che nessuno prevalga sull’altro. E quando al lettore sembrerà tutto finito, ecco aprirsi uno a uno altri scenari, altri inizi, altre emozioni che l’accompagneranno fino all’ultima pagina
venerdì 29 gennaio ore 18 | Facebook e canale youtube di A-Novara
Simona Arrigoni
Parla piano se parli d’amore (interlinea)
con Fabio Rubini
Quali cicatrici può lasciare in una giovane donna la perdita improvvisa della madre? Per Aurora, studentessa sognatrice, il vuoto che rimane significa rifiuto, rabbia e il desiderio di realizzarsi al di fuori delle vacue aspettative di chi l’ha lasciata sola ad affrontare il mondo: niente laurea, niente lavoro stabile, niente matrimonio perfetto come la sorella Clara. Aurora fugge dal dolore del ricordo, una città dopo l’altra, un lavoro precario dopo l’altro. Anche gli amori si susseguono, ma in fondo al cuore resta l’immagine di Alessandro, spregiudicato, arrivista e dongiovanni, che l’ha fatta soffrire, ma che le è anche stato vicino nei momenti di maggior bisogno. In questo nuovo romanzo l’autrice indaga con delicatezza e profondità il mondo degli affetti e delle speranze dei giovani precari di oggi che non rinunciano a un sogno.