lunedì 18 maggio 2020 | ore 12:00Instagram Circolo dei lettori

SDRAIATO IN CIMA AL MONDO

Dalla vetta del Nanga Parbat all’inferno del Gasherbrum VII

presentazione del libro di e con CALA CIMENTI 
edito da Sperling & Kupfer

Per seguire la presentazione, lunedì 18 maggio ore 12.00 vai sul canale Instagram del Circolo dei lettori

Dopo una delle esperienze più dure delle sua vita, la guarigione dal coronavirus, affrontato con lo stesso coraggio e spirito di sopravvivenza che richiede la conquista di un ottomila e la stessa grinta con cui si affrontano le disavventure in alta quota, Cala Cimenti pubblica con Sperling & Kupfer Sdraiato in cima al mondo.
Sabato 20 luglio 2019, Ghiacciaio del Gasherbrum. Cala Cimenti, scalatore e sciatore d’alta quota, è appena arrivato sulla cima dell’inviolato G7. È il primo a mettere piede lassù: l’entusiasmo è alle stelle e i suoi sci reclamano la prima discesa su quella parete immacolata. È molto ripido e la neve è dura. Ma l’ebbrezza e l’adrenalina non lo distraggono, lo mantengono vigile e attento. Finita la discesa, Cala si guarda intorno e prende la macchina fotografica per filmare il suo compagno di scalata, Francesco Cassardo. Ma un urlo strozzato rapisce la sua attenzione: Francesco sta cadendo. Testa e piedi, testa e piedi: in un susseguirsi di capriole, acquista subito velocità, e presto la montagna ammantata di bianco si colorerà del suo zaino, dei suoi vestiti e di macchie rosse.
Si apre qui il libro Sdraiato in cima al mondo in cui Cala Cimenti racconta la sua avventura e il suo lungo viaggio, iniziato sul Nanga Parbat e terminato alle pendici del Gasherbrum VII.

È l’estate del 2019 quando Cala decide di partire per questa doppia impresa. Prima tappa, il Nanga Parbat: la nona vetta più alta del mondo, soprannominata «la montagna assassina» per via dell’elevato numero di avventurieri che non hanno più fatto ritorno, era diventata un sogno proibito. Insieme a una coppia di alpinisti russi, Vitaly e Anton, Cala affronta la montagna senza scrupoli. La loro compagnia, goliardica e divertente, rende più lievi le giornate, ma non le salite. Perché, tra percorsi quasi impraticabili e valanghe improvvise, il maestoso e maledetto Nanga mette Cala a dura prova, ponendogli di fronte ostacoli e imprevisti. Ma la ricompensa, vista dagli 8.126 metri della cima, è immensa. Sarà il G7, la seconda tappa, a fargli vivere una delle più terribili avventure della sua vita: dopo la caduta accidentale, Francesco rischia di morire in modo impietoso. Il tributo, fisico ed emotivo, richiesto a Cala per salvare il compagno è davvero grande: i soccorsi non riescono ad arrivare e le notti si susseguono a temperature gelide e senza tenda. Sarà grazie alla collaborazione con la moglie Erika dall’Italia che riuscirà a mantenere il sangue freddo e ad aspettare i soccorsi che, infine, porteranno in salvo Francesco.
Una storia di avventura e perseveranza, di amicizia e di amore, di coraggio e di speranza.